DISTURBI DELL’ARTICOLAZIONE DELLA PAROLA O DI PRONUNCIA: DISLALIA
Si definisce “dislalia” il difetto di articolazione di un fonema. Si distinguono dislalie isolate o multiple; la difficoltà riguarda più frequentemente i suoni consonantici.
CAUSE
Problemi organici a carico dell’apparato fonoarticolatorio quali alterazioni anatomiche primarie (palatoschisi, frenulo linguale corto, dismorfismi) o secondarie a traumi o atti chirurgici.
Problemi di tipo fisiologico legati a:
-disfunzioni a carico del sistema nervoso centrale o periferico: disartria (difficoltà nel controllo motorio dell’atto verbale); disprassia verbale (difficoltà nella programmazione delle sequenze motorie volontarie)
-deficit uditivo pre-verbale, peri e post-verbale
-modelli verbali errati
-alterazioni motorie relative alla forza, velocità e coordinazione dei movimenti, dipendenti da: abitudini viziate (uso protratto del ciuccio); patologie otorinolaringoiatriche (ipertrofia adenoidea); stili alimentari -scorretti (protrarsi della dieta semisolida)
-problemi di tipo psicologico
TRATTAMENTO
Il trattamento logopedico si può suddividere in tre momenti.
Fase di preparazione: inizialmente si propone una ginnastica articolatoria che va a lavorare sulla muscolatura orofacciale, con esercizi che interessano le labbra, le guance e la lingua. Si interviene anche sulla percezione acustica del fonema, soprattutto per quanto riguarda la discriminazione dei suoni simili.
Fase di impostazione: ogni fonema viene impostato singolarmente, ripristinando il corretto punto e meccanismo di articolazione. Successivamente viene associato alle vocali e prodotto in semplici parole.
Fase di generalizzazione: il fonema viene inserito in altre posizioni all’interno della parola, associato a fonemi già consolidati in parole fonologicamente sempre più complesse, per arrivare al pieno controllo a livello di linguaggio spontaneo.