Ritardo del linguaggio semplice
Il bambino con il ritardo del linguaggio, che interessa prevalentemente il livello fonologico, possiede un livello cognitivo nella norma. Presenta un’adeguata comprensione verbale e non presenta una patologia organica.
Si esprime quasi sempre con una frase completa. E’ comunque di difficile comprensione in quanto molti dei fonemi che compongono le parole vengono pronunciati male o omessi.
Il gesto è di supporto alla comunicazione e molte volte il bambino utilizza un “suo linguaggio” che viene compreso solo dalla madre. Spesso non fa nessuno sforzo per farsi capire al di fuori della sua cerchia famigliare.
Cause del ritardo del linguaggio
-Ambiente poco stimolante o alterazione del rapporto madre/figlio
-Permanenza al nido fin dai primi mesi di vita
-Nascita di un fratello (regressione a livello del linguaggio)
-Gemellaggio
-Immaturità
-Malattie (ricoveri ospedalieri protratti con madre iperprotettiva e ansiosa)
Il trattamento logopedico agisce in stretta relazione con i genitori e le maestre per impostare una corretta azione educativa, sia in ambiente domestico che scolastico.
Disturbo Specifico di Linguaggio (DSL)
Dopo i trentasei mesi si parla di Disturbo Specifico di Linguaggio, non conseguente ad altra condizione patologica, che interessa la comprensione, la produzione e l’uso del linguaggio. Si distinguono diversi sottotipi di disturbo specifico di linguaggio ( dal manuale diagnostico ICD-10):
-disturbo specifico di articolazione dell’eloquio: l’uso dei fonemi è inappropriato rispetto all’età, in presenza di un normale sviluppo delle abilità lessicali e grammaticali
-disturbo del linguaggio espressivo: la capacità di esprimersi è marcatamente al di sotto del livello atteso, con vocabolario ridotto, struttura immatura della frase, errori sintattici, nonchè anomalie nell’articolazione
-disturbo del linguaggio recettivo: deficit più o meno grave della comprensione verbale associato a grave deficit espressivo