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Trattamento cellulite Trento - In forma contro la cellulite !

Cellulite: come i Centri BSC affrontano questo problema

Pronti a sconfiggere il nemico numero 1 delle donne:
la Cellulite

presso i Centri Bsc si agisce contro la cellulite e le smagliature con risultati eccellenti. Le donne sanno quant’è problematico affrontare il problema della cellulite e delle smagliature. Quante non hanno provato ogni possibile rimedio?

Come si può togliere?

Se parliamo di agire sulla riduzione della cellulite, questo lo si può fare solo con l’intervento chirurgico o con la mesoterapia (ovviamente pratiche mediche), o con l’utilizzo delle onde d’Urto a bassa potenza. Ogni altro mezzo risulta vano ed inefficace. Massaggi, creme, altre terapie estetiche possono solo rendere la pelle più liscia, ma sulla riduzione della massa sottocutanea ci sono dubbi concreti.

Che tecnica usano i Centri Bsc per affrontare la cellulite?

Cellulite: come i Centri BSC affrontano questo problemaSi utilizzano le onde acustiche (onde d’Urto) a bassa potenza. È molto importante che l’apparecchiatura sia specifica per la cellulite e non una normale macchina per onde urto tradizionali in quanto quest’ultima è più potente e quindi troppo elevata.

Cosa sono le Onde d’Urto?

Sono onde acustiche ad altissima energia prodotte da apposite apparecchiature, e sono in grado di propagarsi nei tessuti del corpo con risultati eccellenti. L’azione delle onde d’Urto ha effetti biologici molto positivi ed è stata introdotta nel campo medico già dagli inizi degli anni novanta, per la rimozione dei calcoli renali (litotripsia urologica).

La loro efficacia è tale che vengono utilizzate in campo urologico, ortopedico, fisiatrico e riabilitativo (tendinopatie, calcificazioni, speroni calcaneari, ecc…). Sono ben tollerate, non invasive, ripetibili e di grande efficacia clinica, ed in molti casi si dimostrano essere una valida alternativa all’intervento chirurgico.

Come funziona il meccanismo per la cellulite nello specifico?

Cellulite: come i Centri BSC affrontano questo problemaLa cellulite depositata sotto la cute, di qualsiasi spessore essa sia, viene frantumata dalle onde d’urto. La stessa azione provoca un’ importante vascolarizzazione della parte trattata, quindi vi è un importante aumento della circolazione del sangue e del sistema linfatico e questo effettua un drenaggio locale.

I “detriti” vengono perciò  smaltiti dall’organismo. Questo tipo di trattamento porta risultati reali in termini di benefici estetici ma nello stesso tempo previene altre patologie causate da una difettosa circolazione sanguigna.

Quante sedute sono necessarie?

Il trattamento della cellulite mediante onde d’Urto è personalizzato in base al grado del problema, e la zona da trattare. Proprio per questo motivo è necessaria una valutazione iniziale. Le sedute comunque non sono mai molte, proprio per la loro efficacia.

I risultati sono duraturi?

Certo. La cellulite viene rimossa. Essa si può riformare se lo stile di vita non varia, ma ci vorrà molto tempo,  proprio come è successo per arrivare al punto in cui si è. La terapia con le onde d’Urto è efficace, duratura, indolore, e dai prezzi accettabili.


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Osteopatia pediatrica nei Centri BSC

Osteopatia Pediatrica nei Centri BSC

Osteopatia pediatrica nei Centri BSC per risolvere alcuni problemi presenti già nel neonato

L’Osteopatia pediatrica nei Centri BSC utilizza trattamenti delicati adatti a tutte le fasi di crescita del bambino dai pochi giorni di vita fino all’adolescente. L’approccio all’osteopatia pediatrica nei Centri BSC è naturale, non invasivo e privo di effetti collaterali, e corregge le disfunzioni meccaniche già presenti dal momento del parto, evitando così problemi in età adulta.

L’Osteopatia pediatrica nei Centri BSC

L’Osteopatia pediatrica nei Centri BSC si rivolge anche ad altri sistemi ed apparati oltre a quello muscolo-scheletrico.
Rappresenta infatti un valido e prezioso intervento in disturbi ricorrenti quali:

  • problemi respiratori (asma, allergie, infezioni alle vie respiratorie)
  • otiti, riniti  faringiti
  • scoliosi, problemi posturali e loro conseguenze
  • disturbi del sonno
  • disturbi dell’apparato gastro-enterico (stipsi, rigurgiti neonatali, reflusso)
  • ritardo nello sviluppo fisico e intellettuale
  • problemi urinari
  • disturbi comportamentali e difficoltà nell’apprendimento
  • problemi occlusali

visita la pagina completa : clicca qui

Presso i Centri BSC presta la propria professione una Osteopata Laureata e specializzata in Osteopatia Pediatrica.


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Trattamento mal di testa

Mal di testa ed Osteopatia

La cefalea, o mal di testa, è il disturbo neurologico più frequente nella popolazione. Si calcola che 3 persone su 4 ne soffrano almeno una volta nella vita. È più colpito il sesso femminile.

I tipi di cefalea

Esistono dal punto di vista medico vari tipi di cefalea o mal di testa. Le forme più diffuse sono quelle cosiddette primitive o idiopatiche, cioè di cui non si conosce la causa (salvo ipotesi). Sono la cefalea tensiva e l’emicrania. Una delle forme secondarie più diffuse è la cefalea cervicogenica.

fotoPISONI-0050.resizedCefalea tensiva

La cefalea tensiva si presenta con un dolore costrittivo a fascia o a casco. Spesso è bilaterale, di intensità lieve-moderata, non aggravato da attività fisiche routinarie, senza nausea e vomito. Molte volte è associata a contratture dei muscoli del collo e delle spalle.

L’attacco doloroso può durare da qualche ora a qualche giorno, fino ad un dolore quotidiano, cronico. Nella cronicizzazione del dolore si instaura nel cervello un meccanismo di sensibilizzazione, che mantiene la percezione dolorosa anche in assenza di contratture muscolari, creando così un circolo vizioso.

Le categorie più colpite sono le persone costrette al mantenimento prolungato di una determinata posizione durante una attività fisica o mentale (studenti, impiegati, insegnanti, operai addetti adolorosa, oltre che dai prodromi (mancanza di appetito, cattivo umore), può essere preceduta in alcuni casi dalla cosiddetta “aura”, un fenomeno sensitivo patologico caratterizzato da alterazioni visive e del tatto.

L’attacco doloroso può durare da qualche ora a qualche giorno. Segue al dolore una fase di spossatezza, irritabilità. L’emicrania riconosce tipicamente vari fattori scatenanti o soggettivi. Ad esempio stress, farmaci, jet-leg, insonnia, fatica, fine settimana, alcool, tiramina (contenuta soprattutto nei formaggi stagionati e nel Chianti). Si ritiene sia provocata da una alterazione della conduzione della trasmissione nervosa nel cervello, con una concomitante irritazione di strutture all’interno del cranio sensibili al dolore.

Cefalea cervicogenica

La cefalea cervicogenica è tra le più diffuse cefalee secondarie. In questo caso il problema noto che scatena il mal di testa è una patologia cervicale (tipicamente artrosi). Ha per prodromi tensione, dolore, rigidità cervicale.

È localizzata a livello della nuca, ma può estendersi fino alla fronte, alla tempia, all’orbita, all’orecchio. Da un punto di vista individuale, la cefalea provoca disabilità, sofferenza e decadimento della qualità di vita. Si verificano conseguenze negative in termini sia di partecipazione alla vita sociale che lavorativa. Un altro problema nelle forme frequenti o croniche di cefalea è l’abuso di farmaci sintomatici (antidolorifici, antiinfiammatori). Esso può portare a vari effetti collaterali e persino ad una cefalea da farmaci.

Mal di testa e Osteopatia

Molto importante in casi di cefalea è il trattamento manipolativo osteopatico. Questo tipo di terapia non presenta effetti collaterali e da ottimi risultati per il paziente. Può essere indicata specialmente per chi voglia evitare gli effetti collaterali dei farmaci sintomatici (es. danno alla mucosa dello stomaco)  e dei farmaci profilattici (sonnolenza, aumento dell’appetito e del peso).

L’approccio dell osteopata al paziente con cefalea è olistico, cioè tiene conto di tutto il corpo e non solo della testa, perché la causa o concausa può risiedere altrove; tale approccio è necessariamente individuale, mirato sulle problematiche della persona stessa in quel momento.

Così l’Osteopata fa una valutazione generale dell’individuo. Così facendo cerca di risalire alle cause che scatenano gli attacchi dolorosi. Il trattamento osteopatico si rileva efficace per tutte le cefalee facenti parte del gruppo delle cefalee primarie e le nevralgie primitive.

L’approccio dell’Osteopata al paziente affetto da cefalea è olistico, cioè tiene conto di tutto il corpo e non solo della testa, perché la causa, o concausa, può risiedere altrove. Tale approccio è necessariamente individuale, mirato sulle problematiche della persona, in presenza dei sintomi della cefalea.

L’Osteopatia classifica le cefalee nel seguente modo:

-cefalee meccaniche di tipo miotensivo cioè determinate dalla tensione dei muscoli cervicali o dorsali alti
-cefalee legate alla cavità buccale in relazione con problemi mandibolari
-cefalee legate a problemi sinusoidali provocati dalla congestione dei seni paranasali e frontali
-cefalee dipendenti da esiti di colpi di frusta (Wiplash) che porteranno ad una modificazione dell’ atteggiamento posturale
-cefalee circolatorie dipendenti da disfunzioni del sistema arterioso o venoso cranico
-cefalee nervose legate a problematiche riguardanti nervi cranici quali il trigemino il cui territorio d’innervazione investe la fronte, le orbite, gli zigomi ed ha relazioni con patologie dentali
-cefalee di origine oculare in relazione con l’accomodazione del cristallino (nevralgia di Arnold) o in relazione con i muscoli dell’ oculocefalogiria quali gli sternocleidomastoidei, i trapezi ed i muscoli suboccipitali
-cefalee riflesse tra le quali le più conosciute sono quelle legate a problemi viscerali cioè in correlazione con lo stomaco, il fegato, la colecisti, l’intestino cieco, il colon e il sigma, in quanto tutti questi organi hanno come vettore anatomico il nervo vago

La profonda conoscenza delle relazioni tra le varie parti del corpo permette all’Osteopata di poter individuare, con estrema precisione, la causa primaria che ha determinato la cefalea. Focalizzando il trattamento nella zona colpita dalla cefalea, attraverso l’utilizzo di tecniche manuali molto dolci ma incisive e nel pieno rispetto dell’equilibrio fisiologico delle varie strutture, l’approccio terapeutico osteopatico porta ad una graduale ma definitiva regressione del problema. Con il trattamento osteopatico il mal di testa ha i giorni contati.


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Trattamento cellulite Trento - In forma contro la cellulite !

In forma contro la cellulite

In forma contro la cellulite !

Se il vostro obiettivo è quello di eliminare concretamente gli inestetismi (e relativi problemi di salute) causati da cellulite e grasso accumulato, ora lo potete realmente fare.

Presso la palestra dei Centri BSC (ove si tengono varie tipologie di ginnastica, medica per i dolori, posturale, aerobica, dolce per anziani, ecc…) si effettuano anche corsi specifici per la riduzione del grasso e della cellulite e la tonificazione dei muscoli. Cosce, glutei, addome, fianchi, braccia saranno sottoposti ad un lavoro specifico.

Questo attraverso esercizi aventi lo scopo di bruciare le calorie in eccesso, ridurre il grasso, la cellulite, le smagliature e recuperare il rassodamento. Molto spesso la gente crede che con una crema si elimini la cellulite (se ne vendono a tonnellate).  Ciò ovviamente non corrisponde al vero. Per combattere grasso e cellulite ci vuole un lavoro concreto.

In forma contro la cellulite : Centri BSC

Dopo una visita medica, si accede al programma del Centro che è vario. Dal lavoro in palestra, alle sedute con onde d’urto e linfodrenaggi manuali per rompere il pannicolo adiposo, alla corretta alimentazione per nulla proibitiva come generalmente avviene. Si tratta solo di porre una piccola attenzione verso alcuni alimenti.

I risultati sono davvero concreti se la paziente segue il lavoro, contrariamente non crediamo nei miracoli. Con nulla si ottiene nulla. Quindi questo lavoro è indicato per persone realmente desiderose di eliminare questi fastidiosi problemi. Come avviene per ogni servizio offerto dai Centri BSC, anche per la palestra la professionalità è assicurata.


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Il dolore al gomito: l’epicondilite

Cos’è l’epicondilite?

Per epicondilite s’intende un’affezione degenerativa microtraumatica di un tendine alla sua inserzione ossea sull’epicondilo omerale. In questa sede sono numerosi i tendini che prendono inserzione ma solo uno di questi va incontro a tale forma degenerativa. Il tendine coinvolto appartiene al muscolo estensore radiale breve del carpo

Questa patologia si definisce anche gomito del tennista. Nella pratica clinica è infatti assai più frequente riscontrarla in persone che svolgono intense attività lavorative o sportive.

Deve essere ricordato, infatti, che il muscolo interessato viene sollecitato per qualsiasi movimento del polso e della mano, anche il più semplice e ripetitivo, come scrivere, digitare su una tastiera, usare il mause, girare una chiave, avvitare, guidare, cucire, ruotare la mano.

Oltre all’epicondilo altri distretti possono presentare queste affezioni: il gomito mediale o porzione interna (si parla in questo caso di epitrocleite), la spalla (tendinopatia inserzionale della cuffia dei rotatori), il ginocchio (tendinite della zampa d’oca), il piede (tendinite del tendine d’Achille).

Quando si manifesta l’epicondilite e come si effettua la diagnosi?

La fascia di età più colpita è quella dai 30 ai 50 anni. Spesso il dolore viene inizialmente trascurato e successivamente trattato con diverse terapie, in modo inefficace. I disturbi riferiti di solito sono fortemente indicativi della patologia.

Il dolore sull’epicondilo nell’esecuzione di alcuni movimenti come l’estensione o la rotazione del polso, il dolore palpatorio sull’epicondilo, la percussione con il dito, la flessione passiva del polso e l’estensione attiva contrastata del polso, sono tutti segni evidenti di tale infiammazione.

Classificazione epicondilite

Vi sono molti modi di classificare l’epicondilite. Una delle più usate è quella relativa agli stadi della malattia. In base a questa classificazione si distinguono quattro stadi:

  • Stadio 1: il danno è di tipo infiammatorio. Non sono presenti alterazioni interessanti del tendine. In questo stadio si avverte dolore quando si svolgono attività abbastanza intense; la dolenzia scompare totalmente con il riposo e la terapia antinfiammatoria. Questo stadio è completamente reversibile.  In questo stadio è molto utile la Tecarterapia e/o il laser.
  • Stadio 2: è presente una degenerazione del tendine. Il dolore compare anche con attività blandamente intense. Non sempre la dolenzia scompare con il riposo. La risposta alla terapia antinfiammatoria non è sempre ottimale, mentre è molto indicata la Tecarterapia e/o il laser.
  • Stadio 3: si è in presenza di degenerazione patologica e notevole estensione angiofibroblastica. Il dolore è molto intenso, tanto da impedire, molto spesso, lo svolgimento delle normali attività lavorative o sportive. Fondamentale il laser super pulsato ad alta potenza.
  • Stadio 4: sono presenti aree fibrotiche e calcificazioni. La terapia conservativa è spesso priva di qualsiasi efficacia e si richiede un approccio terapeutico importante. In questa fase del problema è indicata e spesso l’unica terapia fisica efficace, l’Onda d’Urto.

Come risolvere il problema dell’epicondilite?

Numerose sono le terapie utilizzate per combattere l’epicondilite: sostanzialmente divise in terapia fisica e terapia chimica, ed ovviamente aiuta molto il riposo durante le terapie, evitando di sollecitare molto la parte interessata.

Epicondilite

Ovviamente nei nostri Centri interveniamo solo ed esclusivamente con la terapia fisica forti dei risultati che riusciamo ad ottenere con tali mezzi. Per cui utilizziamo Tecarterapia, laser super pulsati ad alta potenza perché solo con questi si riesce ad ottenere un risultato su tendini così importanti, eventualmente onde d’urto nei casi più avanzati, specialmente in presenza di calcificazioni. Solitamente il disturbo si risolve nel giro di poche sedute.


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Ernia discale

Ernia discale: un tormento con ottime possibilità di risoluzione

ernia discaleL’ernia del disco intervertebrale, detta anche ernia discale, è il risultato di uno “spostamento” e conseguente fuoruscita di materiale normalmente contenuto nel disco intervertebrale. Facendosi spazio tra le fibre lesionate dell’anello discale va ad invadere e comprimere le strutture nervose contenute nel canale spinale.

Nel disco normale, sano, l’anello discale costituisce un perfetto apparato di contenimento dell’ernia che è localizzata nel suo interno. Serve come “distanziatore” tra una vertebra e l’altra.

ernia discaleNel disegno: (A) nel cerchio rosso si nota iniziale lacerazione delle fibre discali che trattengono il nucleo erniario localizzato ancora al centro (giallo). (B) ulteriore lacerazione delle fibre discali ed iniziale avanzamento dell’ernia. (C) rottura totale delle fibre discali con uscita dell’ernia.

Molti studi hanno accertato che la causa più frequente della rottura discale con successiva espulsione dell’ernia, è la frequente estensione del tratto lombare, o flessione del busto, come avviene da seduti o nei movimenti chinati in avanti.

Ernia discale lomabare

L’ernia discale lombare colpisce infatti prevalentemente i soggetti che mantengono una flessione del busto prolungata. Ad esempio come chi lavora in ufficio, alla guida, o per attività ricreative e sportive in flessione.  Molti dei pazienti che si rivolgono a noi praticano ginnastica “posturale” senza indicazioni precise. Proprio per questo motivo peggiorano la loro situazione anziché migliorarla.

Trattamento dell’ernia discale

Il trattamento dell’ernia presso i nostri Centri si effettua esclusivamente con terapie meccaniche (essendo l’ernia un problema meccanico), senza ovviamente l’uso di farmaci. I risultati sono effettivi nel giro di poche sedute. Il paziente successivamente può anche intraprendere un percorso di terapia fisica in palestra, ma personalizzato. Esso ha lo scopo di migliorare gli atteggiamenti posturali che hanno incidenza sulla problematica discale.

Il trattamento sull’ernia si effettua anche e soprattutto nella fase acuta contrariamente a quanto viene invece divulgato. Le terapie fisiche ed i trattamenti di Osteopatia, se fatti da personale qualificato, non sono invasivi ne traumatici e danno ottimi risultati.


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Dolore ed artrosi dell’anca

Artrosi dell’anca: come riconoscerla per vivere meglio

L’artrosi in generale ė una malattia subdola. Significa cioè che essa inizia silenziosa, indisturbata, e prosegue il suo cammino lenta ma inesorabile. Si tratta infatti di un usura degenerativa della cartilagine, la superficie molto dura che ricopre il punto in cui un osso si articola con un altro.

La cartilagine in buono stato permette quindi un ottimo movimento delle articolazioni. La sua usura é un processo fisiologico e rientra nella normalità. Essa può essere aggravata ovviamente da posture errate, attività lavorative o sportive, traumi e da alcune malattie. È questo avviene anche nelle articolazioni dell’anca.

Artrosi dell'ancaQuali sono i sintomi dell’artrosi dell’anca?

L’artrosi dell’anca si manifesta in vari modi a seconda del grado di degenerazione. Inizialmente vi è una riduzione dei movimenti della gamba, riduzione che quasi mai viene avvertita dal paziente proprio perché essa inizia e prosegue molto molto lenta, impercettibile, e da un giorno all’altro praticamente non c’è differenza. Ad un certo punto però inizia il dolore.

Leggero a livello dell’inguine (spesso raggiunge anche ginocchio), nel fianco, nel gluteo e nella parte posteriore della coscia (confusa spesso con la “sciatalgia”). Il problema comincia a diventare importante con aumento del dolore e limitazione funzionale della gamba. I sintomi compaiono solitamente nel carico, facendo le scale, camminando, durante alcuni sport, rialzandosi dopo essere stati seduti per un certo tempo, o uscendo dal letto al mattino.

Diagnosi dell’rtrosi dell’anca

La diagnosi dell’artrosi dell’anca si effettua tramite esame clinico e radiografico.

Come affrontare il problema?

Un’anca libera dal dolore, forte e mobile abbastanza da consentire una normale funzione e attività, è un traguardo raggiungibile dal paziente. Il dolore cronico all’articolazione dell’anca può essere eliminato o notevolmente ridotto seguendo un percorso di cure fisiche molto efficaci. Normalmente vengono prescritti antinfiammatori e nei casi avanzati, la protesi.

Prevenzione dell’artrosi dell’anca

Avere un peso nella norma, assumere posture corrette e non esercitare sovraccarico sull’articolazione sono strategie che riducono il rischio di artrosi dell’anca. Un’alimentazione ricca di vitamine, omega 3 e minerali e povera di alcol e di cibi di origine animale aiuta a mantenere in salute tutte le articolazioni.

Per l’artrosi non esiste attualmente nessuna cura risolutiva. Se quanto scritto sopra è chiaro, è altrettanto chiaro che agire esclusivamente sul dolore comporta comunque un avanzamento silenzioso della degenerazione. La scomparsa del dolore infatti non significa guarigione. Se percorriamo questa strada ci troveremo inevitabilmente ad un certo punto in una situazione per la quale l’unica via di “uscita” sarà la protesi.

La gente arriva nei nostri Centri già in fase avanzata proprio per questo motivo. Ciò che bisogna sapere è che la cartilagine riceve il proprio nutrimento da un sistema che per funzionare deve essere in movimento, movimento reso difficile proprio dal dolore. Questi circolo vizioso deve essere invertito. In questo modo si restituisce mobilità all’articolazione e quindi una buona ripresa delle normali attività quotidiane in assenza di dolore.

Questo si può fare con cure fisiche appropriate, ed è proprio quello che facciamo nei nostri Centri. Molte persone ci chiedono se è possibile avvertire ancora dolore con la protesi dell’anca. La risposta è si. In questi casi il dolore viene avvertito per l’infiammazione dei tessuti che ricoprono o sono adiacenti all’articolazione dell’anca.


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Ginnastica posturale

Ginnastica posturale, correttiva, antalgica, dolce per anziani

Ginnastica posturale

Ginnastica posturale, correttiva, antalgica, dolce per anziani: per vivere bene è utile praticare esercizio fisico ma…. Il movimento è la vita. È proprio così! Contro i dolori di origine meccanica il segreto è il movimento. Non è una novità. Molte persone intendono la ginnastica come indossare tuta e scarpette e sudare.

Più sudi più fa bene. Non è esattamente così. Il nostro corpo è formato da tante articolazioni, cioè “ingranaggi” che devono funzionare bene tra loro. Gli ingranaggi umani sono milioni. Vi sono le articolazioni ossee, le più comuni e le più conosciute, ma vi sono molti altri tipi di articolazioni (muscolari, fasciali, nervose, viscerali, ecc…) che devono funzionare perfettamente tra loro.

Disfunzioni meccaniche correlate alla malattia

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Il corpo è un insieme di queste articolazioni e strutture ed è incredibilmente progettato per far si tutto funzioni in stretta relazione. Proprio come all’interno di un sofisticato orologio svizzero, se qualcuno di questi ingranaggi non funziona a dovere, compromette anche gli altri e tutto il funzionamento dell’orologio stesso.

Identica cosa avviene per il nostro corpo. Un rene per esempio “percorre” all’interno della sua loggia, circa 600 mt al giorno, e proprio questo movimento è necessario per svolgere la sua funzione. Un polmone che si espande poco, ovviamente funzionerà meno. Lo stesso vale per i muscoli.

Una contrattura di un muscolo non permetterà una funzione corretta delle ossa ad esso collegate. Potremmo citare esempi all’infinito.  Tutte queste limitazioni di movimento sono chiamate disfunzioni meccaniche che nulla hanno a che fare con la malattia.

Le disfunzioni meccaniche devono ovviamente essere trattate con la meccanica. Una pillola potrà togliere il dolore, ma di sicuro non potrà agire sulla vera causa del dolore. E se non si trattano le cause, le stesse degenerano ed i dolori ritornano con gli interessi.

La pratica della palestra

Molte persone si recano in palestra cercando di togliersi i dolori. Nelle palestre solitamente si fanno esercizi di base, uguali per tutti, indipendentemente dai problemi dei vari pazienti. Così un paziente che lamenta dolore lombare esegue esercizi uguali al paziente con dolore alla caviglia.

Il problema è che non siamo tutti uguali ed il personale della palestra (se non Medico) non è abilitato ad effettuare una visita cercando di capire quali sono i problemi della persona. Così gli esercizi proposti sono sempre gli stessi, identici per tutti, per ogni problema lamentato. Per i dolori lombari viene proposto quasi sempre l’esercizio di raccogliere le ginocchia al petto. Ma se il problema è legato ad una disfunzione discale, questo esercizio è vietato!

Eppure viene proposto ugualmente! Ridicolo. Quanti hanno fatto una visita prima di iniziare la ginnastica in una palestra? Se non si sa quale sia il problema, come si fa a trattarlo nel modo corretto? Vi sono molte patologie serie che se non conosciute possono dare origine a problemi ben più gravi. Anche i pazienti stessi a volte non sanno di avere queste patologie.

Un esempio può essere la spondilolistesi, una frattura dell’arco vertebrale. Circa il 7 % delle persone hanno questo problema. Cioè 7 persone su 100! Sono molte! Con questo problema, sono vietati alcuni esercizi. E se il personale della palestra non sa di questo problema che succede?

Ginnastica posturale presso i Centri BSC

Molti persone si rivolgono presso i nostri Centri per risolvere i loro problemi. Alcuni di questi sono nati proprio facendo “ginnastica posturale”. Alcune di loro, dopo i trattamenti dei nostri Osteopati, dichiarano che stanno bene per tutta la settimana, ma al venerdì mattina si alzano con dolore.

Dopo qualche settimana che si ripete puntualmente questa situazione, sorge spontanea la domanda che l’Osteopata rivolge al paziente: “ma scusi, che fa il giovedì sera?” ed il paziente risponde: “ vado in palestra!” Questo succede molto frequentemente. Molto più di quello che si può pensare. In palestra si va con un obiettivo ben preciso: correggere e/o eliminare le cause dei nostri problemi. Per togliere i dolori e vivere bene.

Nei Centri BSC le palestre sono fornite di tutto ciò che serve per la riabilitazione meccanica del nostro corpo e la ginnastica posturale. Si accede con prescrizione medica o con una visita effettuata nel Centro stesso.

Nelle palestre dei Centri BSC non si effettuano ginnastiche di gruppo proprio per quanto scritto sopra, ma il paziente viene seguito singolarmente da personale altamente qualificato nel massimo percorso formativo italiano, con un programma specifico. L’obiettivo è la restituzione dello stato di benessere ottimale attraverso la ginnastica posturale.
Nei Centri BSC si svolgono questi tipi di ginnastica:

-Ginnastica specifica per il dolore lamentato
-Ginnastica di mantenimento
-Ginnastica dolce per anziani
-Ginnastica posturale correttiva